Home | Latest
Reviews | Latest Interviews
| Archive | Biographies
| Live Events | Live
Reports | Rock Girls | Hell
Links | Guestbook
| Forum
| Chat
| Audio Files | Explosion
Team | Contacts
|
|||||||||||||||
![]() |
Crashdiet Official Website | ||||||||||||||
![]() |
|
||||||||||||||
Ecco a voi i
CrashDiet, provenienti dallinvasione svedese, ottantiani fino al midollo,
con unimmagine che non può far altro che ricordare la band
più sporca, drogata, degenere e cattiva di tutti i tempi, vale a
dire i Motley Crue. Vedendo le loro immagini in copertina ho seriamente
temuto di trovarmi di fronte allennesimo clone di Vince Neil &
C., ma appena è partita la traccia #1 ho avuto modo di
ricredermi, restando ampiamente ammaliato e allo stesso tempo sbalordito
dalla proposta musicale dei cotonatissimi svedesi. Innanzitutto il combo
in questione dimostra di avere assorbito alla perfezione le caratteristiche
della scena hard rock nord europea degli 80s, affondando le radici
del proprio sound attorno a bands quali Europe e TNT dei periodi più
elettrici, con lesclusione delluso delle tastiere. La parte
americana del sound è relegata a territori vicini ai Riot più
hard rock oriented di Fire down under(81), Narita(79)
o Rock city(77), mentre la matrice Sunset Boulevard viene
accennata solo qualche volta risultando quasi del tutto ininfluente . A
dimostrarlo ci pensano songs quali Gimme what i need e Riot
in everyone dove la voce di Dave Lepard si spinge spesso su tonalità
altissime risultando simile a quella del grande Tony Hansen (TNT); oppure
volendo a quella di Tony Moore (Riot) o King Diamond. Il chitarrismo, pur
essendo ben presente, incisivo e di ottimo livello tecnico, non perde mai
docchio la melodia permeando le songs in questione con un flavour
epico e classico che vede il suo massimo splendore nei grandi chorus. Out
of the line va proprio a fare leva sui primi Riot, mentre la successiva
Queen Obscene mescola un chorus ripescato da Love bomb
baby dei Tigertailz con le sonorità nord europee già
citate. We play it, you scream it è una buona anthem
song dotata di ottime soluzioni melodiche, mentre Miss Pain
trova fortuna in un incredibile mix fra la partenza sparata alla Live
wire ed i Riot del periodo Guy Speranza. California White
è una ballata datmosfera nella quale la voce di Dave Lepard
ricorda, nei tratti più alti e con le dovute proporzioni, quella
di Sebastian Bach (Skid Row). Si presentano con unimmagine sleaze
glam metal, ripescano a piene mani dai mostri hard rock nord europei e americani
degli 80s, sono vecchi e fuori moda. Tuttavia mettono in mostra unottima
classe imperniata su di un songwriting derivativo ma azzeccato ed intelligente,
supportato da unottima produzione. Questi ragazzi non scherzano affatto,
dategli una possibilità! Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
|||||||||||||||
Vote: 7,5 |